lunedì 9 aprile 2007

Pensieri


Sono tornata da poco a casa a Milano. Ho trascorso tre giorni in montagna, tra le mie montagne, che poi mie non sono. Fuori un tramonto rosso sta incendiando tutta la città. E’ bella la mia città. Qui mi sento tranquilla e protetta, qui ho i miei ricordi di bambina, qui mia madre nel suo non essere più mi ha insegnato ad essere, a vivere, a pensare e ad amare. Se chiudo gli occhi ancora la rivedo ai giardinetti di Villa Reale di via Palestro mentre seduta sulla panchina ci guardava giocare. Se chiudo gli occhi la rivedo ancora elegante che mi portava con sè alla Scala a vedere i balletti. Se chiudo gli occhi la ricordo ancora in piazza del Duomo quando si andava a comprare il palloncino a cui legare la lettera per Gesù Bambino che poi avremmo lasciato volare in cielo, quando io ero bambina i regali non li portava Babbo Natale. Se chiudo gli occhi la rivedo ancora uscire di casa con il suo cappotto per andare in ospedale, ecco questa è l’ultima cosa che ricordo e che vedo di lei. Se ne è uscita di casa, dalla vita, dalla mia vita senza far rumore, in silenzio. Se chiudo gli occhi ricordo ancora, il suo sorriso, i suoi occhi, le sue mani lunghe ed eleganti. Se chiudo le orecchie però non ricordo più il suono della sua voce che mi chiama, ma ascolto un terribile e rumoroso silenzio che mi accompagna da tutta una vita. Ormai mi sono abituata e a volte non ci faccio più neanche caso, ma mi piace pensare che mia madre sia con me in questo momento e che possa vedere la sua Milano bruciata dal tramonto attraverso i miei occhi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...

Unknown ha detto...

si marghe, anche io non ricordo bene la vove di mio padre ed è passato solo poco più di un anno...